Sosta dell’Asino

Lasino, chiamato anche somaro o ciuco, è un mammifero quadrupede della famiglia degli equidi. Il suo verso viene chiamato raglio. Similmente al cavallo, si tratta di un animale addomesticato da millenni, utilizzato dall’uomo principalmente come animale da lavoro e come mezzo di trasporto per carichi pesanti o traini. Per le sue caratteristiche di frugalità e rusticità l’asino può dare un valido contributo nella gestione delle aree di pascolo limitando l’invasione delle specie erbacee ed arbustive a scarso interesse floristico vegetazionale.  Con l’avvento della meccanizzazione è divenuto sempre più inutile  rischiando l’estinzione. L’asino ha molti pregi: è socievole e di natura comprensiva, ama ricevere e ricambiare affetto; è  prudente (pensa prima di fare un’azione e rifiuta qualsiasi situazione  che ritiene pericolosa); è forte e resistente; ha movimenti quieti e lenti; ha una  buona memoria per cui ricorda bene  luoghi percorsi e persone. Grazie a queste sue caratteristiche è molto utilizzato nelle attività di mediazione: per questo l’onoterapia sta avendo sempre maggiore diffusione.  Il Marrugio, da sempre attento alla  conservazione della biodiversità, ha reintrodotto nella propria  azienda gli asini di razza viterbese ed amiatina, che sono fra le razze riconosciute in Italia, ma in  via di estinzione.  

L’asino viterbese (di Allumiere), autoctono, nel comune di Allumiere viene utilizzato anche per il palio degli asini. Ha una taglia medio-grande ed ha la caratteristica di cambiare il colore del mantello: alla nascita presenta un manto baio da chiaro a scuro che mantiene per la prima fase di crescita, oltre i 30 mesi il mantello cambia colore e tende a divenire grigio brunastro, grigio pomellato, fino a grigio molto chiaro negli asini più anziani. La riga mulina crociata è presente solo sporadicamente, mentre gli arti, il musello e l’addome sono di un colore grigio più chiaro.

L’asino amiatino è una razza di asino molto antica, originaria del continente africano ed evolutasi in Toscana, in particolare sul monte Amiata. Ha caratteristiche morfologiche uniche: il manto grigio presenta la tipica croce nera che scende dal garrese alle spalle. Ha un corpo asciutto e muscoloso, orecchie dritte e bordate di scuro, muso dall’estremità sbiancata, groppa spiovente e collo robusto. Gli arti sono zebrati e, come in altre specie di ungulati tipici delle zone di montagna, sono corti e forti. In cattività può vivere anche 40 anni.